Chiese e Musei

Duomo di Santo Stefano

Domina il panorama di Casalmaggiore la mole imponente e scenografica del Duomo di Santo Stefano che sorge in fondo a Via Favagrossa, introdotto da un bel cannocchiale prospettico costituito dai palazzi neoclassici Camozzi e Mina Tentolini. La struttura è a croce greca, con cappelle laterali, profondo coro e maestosa cupola su tamburo. Eretto su disegno di Fermo Zuccari alla metà del XIX secolo, conserva al suo interno pregevoli opere di importanti autori, quali Giovan Battista Trotti, detto il Malosso, e Giuseppe Diotti, oltre alla copia settecentesca della Madonna di Santo Stefano eseguita nel 1540 dal Parmigianino per la vecchia chiesa di Santo Stefano e ora conservata a Dresda. Si tratta di una fedele riproduzione realizzata dal pittore locale Marco Antonio Ghislina.

Chiesa di Santa Maria dell’Argine

Interessante edificio nei pressi del fiume in cui si saldano armoniosamente il campanile romanico (che attesta le origini antiche della chiesa) e la facciata del XVII secolo. La sua posizione testimonia l’ubicazione originaria della frazione di Vicobellignano, prima che le continue e minacciose inondazioni del Po costringessero gli abitanti a trasferirsi in una zona più interna e protetta, dove venne edificato il nuovo centro. Per motivi conservativi, gli affreschi originari sono stati trasferiti nella Parrocchiale. In pietra a vista, isolata come si trova nel verde dei campi e addossata all’argine maestro del Po, questa piccola chiesa rappresenta uno degli scorci più romantici e suggestivi di Casalmaggiore.

Museo Diotti

Documenta con le sue collezioni la produzione artistica del territorio dalla metà del Settecento a oggi. E’ stato allestito nel 2007, a seguito del restauro del palazzo che appartenne a Giuseppe Diotti, famoso pittore neoclassico della prima metà dell’Ottocento. Dopo essere stato a lungo docente all’Accademia Carrara di Bergamo, Diotti tornò a vivere nella nativa Casalmaggiore gli ultimi anni di vita, costituendo una sorta di accademia privata frequentata da pittori locali. Oltre ad opere del Diotti che documentano le sue modalità operative e le diverse fasi della sua produzione, il Museo ospita opere di maestri, collaboratori e allievi dell’artista. Sono inoltre presenti nel Museo i principali autori locali del Novecento, la cui pittura è riconducibile in prevalenza al tema del paesaggio (fra questi Goliardo Padova, Gianfranco Manara e Tino Aroldi). Un’intera sezione è dedicata alla ricostruzione degli atelier d’artista con arredi e attrezzature originali. Una sezione separata del Museo è rappresentata dalle collezioni della Scuola di disegno “Bottoli”, antica scuola d’arti e mestieri allestita nel rinascimentale Palazzo Martinelli.

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Complesso monastico di Santa Chiara

In prossimità del Duomo sorge il vasto complesso monastico di Santa Chiara, fondato nel 1504 ed ampliato nel corso del XVIII secolo, quando diventò uno dei più ricchi ed importanti della Lombardia. All'esterno spicca il profilo ottagonale con doppia galleria della Chiesa, consacrata nel 1531, che all’interno conserva pregevoli dipinti di artisti locali e un piccolo organo settecentesco perfettamente conservato. A questo corpo di fabbrica, che costituiva la chiesa pubblica, è annesso un corpo comunicante, rettangolare,voltato a botte e ricco di affreschi, che costituiva la chiesa riservata alle monache. Oggi i locali ospitano la Fondazione Santa Chiara, che si occupa prevalentemente di formazione professionale; il complesso dispone anche di un centro congressi e di una foresteria.

Santuario della Beata Vergine della Fontana

Fuori dal centro abitato, lungo la strada che porta a Sabbioneta, sorge questo Santuario che risale al 1463. Già prima del Mille, accanto ad una fonte o pozzo, che serviva ai viandanti per dissetarsi, venne costruita una piccola cappella dedicata alla Madonna, per cui la fonte venne chiamata “Pozzo di Santa Maria”. Nel 1320 avvenne, secondo la tradizione, il miracolo di un povero nato cieco che riacquistò la vista bagnandosi con “l’acqua della Madonna”. Venne quindi costruito sul posto, in sostituzione della cappella, un primo santuario, poi ampliato e completato nel 1463. Di rilievo il portale in cotto, e, all’interno, alcuni pregevoli affreschi, paliotti d’altare in scagliola, la cripta e la stele funeraria del pittore Francesco Mazzola, detto il Parmigianino, morto a Casalmaggiore nel 1540.

Museo del Bijou

Istituito nel 1986, il Museo del Bijou si trova a pochi passi da Piazza Garibaldi, nel piano seminterrato del settecentesco Collegio di Santa Croce, ampio complesso che ospita anche la Biblioteca “Mortara” e l'Auditorium. È un museo specializzato del patrimonio storico-industriale, un “unicum” a livello nazionale, che conserva un patrimonio di più di 20.000 oggetti, tutti prodotti dalle diverse fabbriche di Casalmaggiore tra la fine dell'Ottocento e gli anni '70 del Novecento. Nelle sale del Museo sono esposti inoltre attrezzi, macchine utensili, fotografie e cataloghi che documentano quello che fu un fenomeno industriale pressoché unico in Italia, il “secolo d’oro” di Casalmaggiore. Al Museo è annesso un laboratorio didattico dotato di attrezzature per la fusione dei metalli, la saldatura e la doratura.

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