Arte e Cultura

Un alone di mistero circonda l’origine storica di Crema, seconda città per importanza e per numero di abitanti della provincia di Cremona. Chiunque sia stato a fondarla – i Celti, gli Etruschi ma, più probabilmente, la sua origine risale ad un antico sito militare romano –, deve essere stato attratto dall’abbondanza delle risorse idriche presenti nei dintorni e dalla sua collocazione geografica, a metà strada tra Milano e Venezia e tra il Nord e il Centro della penisola. Oltre che da questi elementi, oggi il territorio cremasco è caratterizzato dalle splendide testimonianze architettoniche – soprattutto palazzi – lasciate dietro di sé dalle dominazioni che si sono succedute nel corso dei secoli, da un tessuto imprenditoriale vivace – soprattutto nei settori primario, della chimica e dei servizi – e da un ricco calendario di iniziative culturali.

Città di palazzi, chiese e Musei

 Passeggiando per le vie di Crema, è possibile imbattersi in graziose piazze e in palazzi nobiliari di epoca rinascimentale, seicentesca e settecentesca. Tra gli altri, Palazzo Comunale (1525), affacciato su Piazza del Duomo, Palazzo Benzoni-Frecavalli (1627), che oggi ospita la Biblioteca Civica, Palazzo Marazzi-Griffoni (1422), Palazzo Vimercati-Sanseverino (1602), Palazzo Foglia (1650) e Palazzo Terni-Bondenti (1711). Sono presenti anche ville di epoca barocca o successiva, come Villa Tensini (1622), Villa Albergoni (XVII sec.) e Villa Martini (XVIII sec.). Il Duomo di Crema, edificato in stile gotico lombardo, è intitolato a Santa Maria Assunta ed è stato costruito tra la fine del XIII sec. e l’inizio di quello successivo. Fin dall’epoca della sua costruzione (XV sec.), il Santuario di Santa Maria della Croce è stato teatro di episodi leggendari, miracoli e, ancora oggi, di processioni. La Chiesa di San Bernardino degli Osservanti, edificata tra il 1518 e il 1534, in ricordo di una visita del Santo in città, oggi funge anche da auditorium, oltre ad ospitare le funzioni religiose. La Chiesa di Santa Maria della Stella, a ridosso della Biblioteca Civica, ospita una famosa “Madonna Nera”. L’ex Convento di San Domenico accoglie oggi il teatro comunale e l’Istituto musicale Bruno Folcioni. Presso l’ex Convento di Sant’Agostino è stato insediato il Museo Civico di Crema e del Cremasco, che raccoglie molte testimonianze archeologiche, artistiche ed etnografiche della storia e della cultura locali. Nel 2005 è stata acquistata una grande collezione di macchine per scrivere – Crema è stata a lungo sede della Olivetti, storica azienda italiana costruttrice, oltre che di questi dispositivi, anche di macchine da calcolo e pc. . L’ultima sezione nata, però, è forse la più singolare ed innovativa: infatti dal 2010, presso la sezione di archeologia fluviale del museo si possono osservare le piroghe preistoriche che solcavano i corsi d’acqua della pianura. Si tratta di una delle più interessanti e significative collezioni di imbarcazioni monossili cioè ricavate dallo scavo di un tronco d’albero visibili a livello nazionale. Della collezione fanno parte 13 piroghe, quattro esposte (dal Po, dall’Oglio e dall’Adda) ed altre nove sottoposte a studi.

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