Chiamata anche Torre Guelfa, dal 1286 si staglia nell’ala nord del Palazzo Comunale. Come sul Torrazzo, anche qui campeggia l’effige del Leone di San Marco, proveniente da Porta Ripalta, una delle quattro originarie entrate alla città. Oltraggiato nel 1797 dai francesi, il Leone venne restaurato dai cremaschi nel 1881.
Monumenti e Musei di Crema
Porta Serio e Porta Ombriano
Ricostruito in stile neoclassico nel 1805-07, l’arco di Porta Serio è dotato di tre fornici e chiude a oriente piazza Garibaldi. Questo arco è dotato di trabeazione sorretta da due pilastroni e da due colonne ioniche. Anche Porta Ombriano venne ricostruita nel 1805-07, con mero scopo ornamentale, dallo stesso architetto.
I musei
Sede del Museo civico di Crema e del cremasco è l’antico convento di S. Agostino. Le ricche collezioni archeologiche, storiche, artistiche ed etnografiche forniscono un ampio panorama della storia e della cultura del territorio cremasco dalle origini fino ai giorni nostri. La collezione di macchine per scrivere di recente acquistata documenta uno degli aspetti più significativi della produzione industriale cremasca del XX Secolo.
Le sezioni del museo:
Sezione di Arte
Sezione di Archeologia
Sezione di Archeologia Fluviale
Sezione di Storia
Sezione di Musica e Scenografia
Ricostruzione di una casa cremasca
Le Machinète - Scrittura, tecnologia e design
Il Torrazzo
In origine il Torrazzo, installato a ridosso del Palazzo Comunale, aveva funzioni difensive, poiché era la porta della cittadella fortificata e proteggeva l’entrata in città. Venne costruito insieme al Palazzo stesso, ma dal 1525 assunse solo funzioni ornamentali e vide l’aggiunta della parte superiore. Nella parte rivolta verso piazza Duomo è riportato lo stemma di Crema, restaurato nel 2004, in una cornice architettonica. Sul lato rivolto verso via XX Settembre si ravvisa la medesima composizione e campeggia, tra finestre a goccia, il Leone di San Marco, regalo di Francesco II Sforza.
Il Mercato austroungarico
Situato di fronte al palazzo Benzoni-Donati, fu progettato in stile tardo-neoclassico nel 1825 dall’architetto lodigiano Baldassarre Corbetta in ricordo della visita dell’imperatore Francesco I e fu costruito nel 1842 per essere occupato dai venditori di grano, di cereali, di lino e di bachi da seta. Al centro della piazza Trento e Trieste si erge il Monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale, opera dello scultore Dazzi
Le Mura Venete
Durante la dominazione veneta, durata più di tre secoli, venne studiato e costruito un sistema difensivo che influenzò sia la struttura urbanistica sia la rete viaria cittadina, inglobando le antiche mura federiciane: le Mura Venete. Le massicce cortine, spesse anche fino ad 1,30 metri e lunghe 2.844 metri, corrono lungo un tracciato ancora intuibile anche se in parte non visibile.
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