Palazzi nobiliari

Palazzo Comunale

L’attuale Palazzo Comunale di Crema, la cui costruzione risale al 1525, si sviluppa lungo il lato della piazza fronteggiante il Duomo. Nei secoli, lo sviluppo politico della città ne ha influenzato l’impianto: questo combina infatti il gusto rinascimentale per le proporzioni con la tendenza lombarda all’uso del mattone e con l’estetica veneta, palesata dalle logge con tre archi. La facciata si prolunga verso la piazza con una serie di edifici cinquecenteschi provvisti di portico, ad incorniciare questo luogo, tuttora cuore pulsante della vita cittadina. Di interesse artistico anche la maestosa porta rinascimentale della piazza, con elementi che ricordano l’estetica del grande architetto rinascimentale italiano Bramante.

Palazzo Benzoni-Donati

Questo elegante palazzo, a due passi dal Duomo di Crema, è stato edificato a partire dal 1504 dalla famiglia Benzoni – si dice che a questa appartenesse anche Palazzo Chigi, attuale sede del Governo italiano, a Roma. Successivi maneggiamenti lo hanno reso un edificio senza eguali tra i palazzi nobiliari della Lombardia, possedendo, rispetto alla generalità di questi, un maggior slancio verticale ed una pianta meno allungata. Uniche sono anche le sue frequentazioni. L’edificio è stato infatti ribattezzato il “Palazzo dell’Innominato” poiché si narra che vi abbia soggiornato il celebre personaggio del romanzo di Alessandro Manzoni “I Promessi Sposi”. L’eleganza e il fasto degli ambienti lo hanno reso degno di ospitare perfino il sovrano di Francia re Luigi XII nel 1509. 

Incorniciano inoltre le passeggiate nel centro cittadino il Palazzo Vescovile (1548 – 1549) e Vimercati – Sanseverino (1590 – 1602), uno dei più belli di Crema, Palazzo Bondenti – Terni de Gregorj (1711), dai raffinati decori rococò, Palazzo Foglia (1650 ca.), che alterna una facciata sobria a ricche decorazioni settecentesche interne, e le ville Albergoni – Arrigoni (1756), ornata da un giardino all’italiana, e Martini (XIX sec. ca.), di gusto neoclassico.

Palazzo Pretorio

Eretto intorno al 1548, era in origine destinato ad essere residenza dei rampolli delle grandi casate veneziane che, per una specie di tappa del loro cursus honorum, venivano inviati come podestà a Crema e fregiavano con le loro insegne gentilizie i muri degli edifici. Anche per questo motivo, la sala consigliare è ornata, tra gli altri elementi, da diversi dipinti ad olio rappresentanti i podestà veneti che hanno soggiornato in città.

Palazzo Benzoni-Frecavalli

Il prestigioso Palazzo Benzoni-Frecavalli è attualmente la magnifica cornice che ospita la Biblioteca Comunale di Crema. In origine, furono i nobili Benzoni a fissarvi la propria dimora - già nel XIII secolo -, ma solo con il testamento di un membro della famiglia, Nicolò (1448) si hanno notizie sull’ampiezza dell’edificio, che venne qualificato come grande dimora, adatta ad ospitare una facoltosa famiglia con servitù e seguito. Dalla strada è possibile ammirare l’elegante portone d’ingresso.

Palazzo Marazzi-Griffoni

Appartiene ad una Crema nascosta e piena di fascino questo palazzo, abitato dalla nobile famiglia Vimercati fin dal 1422. L’ingresso principale, quello su via Marazzi e il lato meridionale dell’edificio sono caratterizzati da uno stile sobrio ed elegante, che poco lascia intendere dei vari rifacimenti e passaggi proprietari che esso subì nei secoli. Tramutato in albergo nel XVIII secolo, i suoi proprietari ne impreziosirono l’interno con mobili, dipinti ed altri oggetti di valore, tra gli altri, dei maestri Guido Reni e Guercino, grandi pittori italiani del Seicento, e di Giorgione, enigmatico artista veneto cinquecentesco. Nel 1861 vi soggiornò anche Giuseppe Garibaldi. Dopo il Primo conflitto mondiale, il palazzo tornò alla sua funzione di residenza privata – e, nel 1924, il nuovo proprietario, conte Marazzi, vi ospitò il futuro 're di Maggio' Umberto II.

 

 

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