La chiesa , edificata nel 1077, venne completamente rinnovata nei secoli successivi ed oggi si presenta con una facciata in stile neoclassico. Nella cappella in fondo alla navata destra è collocata la Tavola di S. Agata (fine XIII sec.), considerata l'apice della pittura romanica lombarda: la qualità altissima del dipinto fonde motivi figurativi bizantini con una carica espressiva altissima, rendendo l'opera unica nel suo genere.
LE CHIESE
Chiesa di S. Agata
Chiesa di S. Sigismondo
La chiesa, la cui costruzione risale al 1463, venne commissionata da Bianca Maria Visconti nel luogo in cui sorgeva la chiesa in cui aveva celebrato le nozze con Francesco Sforza nel 1441. L'edificio rappresenta uno dei gioielli architettonici del Rinascimento lombardo prima della venuta del Bramante. L'interno, venne affrescato a partire dal 1535 e rappresenta uno dei più armoniosi complessi decorativi del Manierismo cinquecentesco dell'Italia settentrionale. La parte centrale del transetto è occupato da uno spettacolare coro ligneo. Adiacente alla chiesa è il chiostro dell'antico convento.
Chiesa di S. Agostino, piazza S. Agostino
Eretta fra il 1339 e il 1345 nelle forme tipiche del gotico monastico lombardo, subì numerosi rimaneggiamenti degli spazi interni, conservando, della forma originaria, solo la struttura della facciata. Centro di una vivace vita religiosa e culturale grazie alla presenza dell'attiguo monastero dell'Ordine degli Agostiniani, la chiesa si arricchì nei secoli di importanti opere d'arte tra cui bassorilievi e sculture, gli affreschi e una tavola del Perugino del 1494.
Chiesa di S. Omobono
La Chiesa di S.Omobono, costruita intorno all’anno 1000, si affaccia sull’omonima piazza, assieme a Palazzo Pallavicino e Palazzo Cattaneo. Dedicata inizialmente a S. Egidio, venne in seguito intitolata al santo patrono della città: in essa, infatti, il Santo morì durante la celebrazione della messa nel 1197. L'interno venne interamente trasformato con una scenografica decorazione ad affresco. La parte più significativa degli affreschi è sicuramente la cupola, affrescata con la Gloria di S. Omobono, straordinaria per l'effetto illusivo.
Chiesa di S. Luca
La chiesa di S. Luca, probabilmente fondata nel 1165, fu arricchita nel 1415 da un rosone con ricche cornici in cotto e un elegante protiro sorretto da due leoni stilofori, decorato da un elegante fregio. Nell'interno, pesantemente rimaneggiato, restano della decorazione quattrocentesca alcuni affreschi in una delle Cappelle e nella sacrestia. Completa la piazzetta un tempietto ottagonale dedicato al Cristo risorto
Chiesa di S. Abbondio
La chiesa e l'attiguo monastero sarebbero stati eretti nel X sec.: si succedettero gli ordini monastici Benedettini, Umiliati e Teatini. L'interno, ad una sola navata con altari e statue lignee nelle nicchie laterali, è riccamente affrescato. Nel presbiterio hanno grande rilievo il prezioso altare in marmo e pietre dure e la pala della Vergine in trono di Giulio Campi. Adiacente alla chiesa è lo splendido chiostro con loggiato.
Chiesa di S. Michele
La fondazione originaria della chiesa di S.Michele si deve, secondo la tradizione, alla Regina Teodolinda che, alla morte del marito Agilulfo avvenuta nel 615, pose mano alla costruzione di questa e di altre chiese cittadine. L'edificio, di stile longobardo, fu rifatto alla fine del XII secolo; l'interno è suddiviso in tre navate da colonne ed è arricchito da un considerevole patrimonio artistico, tra cui spicca l’affresco del Giudizio Universale nel catino dell’ abside.
S. Maria Maddalena, via Realdo Colombo
Già esistente all'inizio del XIII sec. e dedicata a S. Clemente, venne poi rimaneggiata e dedicata a S. Maria Maddalena. L'interno è ad una sola navata con cappelle laterali e presenta pregevoli affreschi, un polittico di T. Aleni, opere di Campi e del Genovesino e di altri.
S. Pietro al Po, piazza S. Pietro
Fondata nel 1064 nelle vicinanze del Po, che allora scorreva ai limiti della piazzetta antistante, venne successivamente rinnovata. L'interno a croce latina con tre navate, decorato tra la fine del XVI e l'inizio del XVII sec., rappresenta un notevole documento unitario del tardo manierismo cremonese. La sacrestia è interamente affrescata da A. Campi, a sinistra della chiesa, nel refettorio, campeggia un grandioso affresco di B. Gatti “La moltiplicazione dei pani (1552).